Filosofo e pedagogista tedesco. Docente
universitario di Filosofia teoretica, Filosofia pratica e Pedagogia a Dorpat dal
1844, nel 1872 passò all'università di Lipsia. Studiò,
diffondendole e sviluppandole con apporti personali, le dottrine di J.F. Herbart
in ambito filosofico e pedagogico. Maestro, tra gli altri, dell'italiano L.
Credaro, fondò una sorta di "pedagogia psicologica" e di
"patologia pedagogica", intese, la prima come scienza dello sviluppo
del bambino in senso spirituale, la seconda come meccanismo tendente a far
rientrare le cause dei difetti di sviluppo spirituale infantile tra le variabili
casuali che sono proprie dello sviluppo dello spirito umano in genere. Tra le
sue opere ricordiamo:
Commenti alla filosofia di Herbart (1834);
I
punti principali della metafisica herbartiana dilucidati criticamente
(1840);
Scuola preparatoria di etica (1845);
Storia della filosofia
greca (2 volumi, 1854,1861);
Questioni dell'educazione (1868);
La
successione temporale dei pensieri (1872);
Natura e genesi dei sogni
(1874);
Le facoltà spirituali dell'uomo confrontate con quelle degli
animali (1878);
Pensieri sulla religione e su problemi religiosi
(1888);
Dissertazioni pedagogiche (1894);
Dissertazioni di
etica,
di scienza politica,
di estetica e di teologia (1895)
(Schöppenstedt 1812 - Lipsia 1899).